AGRICOLTURA – Misure in favore dell’auto imprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura – Per micro imprese e PMI mutui agevolati e contributo a fondo perduto

Misure in favore dell’autoimprenditorialità
giovanile e femminile in agricoltura
Per microimprese e PMI mutui agevolati e contributo a fondo
perduto


di Pietro Mosella
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 ottobre 2022, il decreto 20
luglio 2022 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf),
recante le “Misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in
agricoltura” (si veda anche l’articolo “Imprenditoria femminile in agricoltura:
domande prorogate al 30 aprile 2022” del 12 aprile 2022).
Le agevolazioni riguardano i progetti concernenti il subentro delle
microimprese e PMI (come definite nell’allegato I del Regolamento UE n.
702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 ed in qualsiasi forma
costituite) nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante
esclusivamente l’attività agricola (articolo 2135 c.c.) da almeno due anni alla
data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino
progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro,
attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli.
Agevolazioni concedibili – Ai fini della realizzazione dei suddetti progetti, ai
soggetti beneficiari in possesso dei requisiti indicati analiticamente all’articolo
2, comma 1, del decreto in esame (essere costituite da non più di sei mesi
dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni,
ecc.) sono concessi:
● mutui agevolati, ad un tasso pari a zero, della durata massima di dieci
anni comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non
superiore al 60% della spesa ammissibile;
● un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
Per le iniziative nel settore della produzione agricola, il mutuo agevolato ha
una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a
quindici anni.
È, altresì, previsto che, i progetti finanziabili, non possono prevedere
investimenti superiori a 1.500.000 euro (IVA esclusa) e devono perseguire
almeno uno dei seguenti obiettivi:
● a) miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale
dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di
produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
● b) miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni d’igiene o del
benessere degli animali, purché non si tratti d’investimento realizzato
per conformarsi alle norme dell’UE;
● c) realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo
sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.
I progetti, inoltre, non possono essere avviati prima della data di
presentazione della domanda.
Massimali d’intervento – Le agevolazioni sono concedibili, in termini di
equivalente sovvenzione lordo (ESL), nel rispetto dei limiti fissati dalla
normativa dell’UE. In particolare:
● 50% nelle regioni meno sviluppate, ai sensi dell’articolo 2, punto (37),
del Regolamento;
● 40% nelle restanti zone.
Le agevolazioni nel settore della produzione agricola primaria non possono
superare, in termini di ESL, l’importo di 500.000 euro per impresa e per
progetto d’investimento.
Per i progetti nel settore della produzione agricola primaria, i massimali
precedentemente indicati possono essere maggiorati di 20 punti percentuali,
ai sensi dell’articolo 14, paragrafo 13, lett. a) del Regolamento n. 702/2014
della Commissione del 25 giugno 2014.
Relativamente alle stesse spese ammissibili, le agevolazioni previste dal
decreto in commento possono essere cumulate con altre agevolazioni
pubbliche concesse sia precedentemente, sia successivamente alla
deliberazione di ammissione, esclusivamente entro i limiti d’intensità di aiuto
previsti dal Regolamento.
Spese ammissibili – Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle
agevolazioni le spese indicate all’articolo 5, comma 1, del decreto, tra le quali
lo studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato, le opere
agronomiche e di miglioramento fondiario, nonché tutte quelle indicate alla
sopra citata disposizione.
È specificato, inoltre, che la spesa relativa allo studio di fattibilità, è
ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da
realizzare e che, la somma delle spese relative allo studio di fattibilità ed ai
servizi di progettazione, sono ammissibili complessivamente entro il limite del
12% dell’investimento da realizzare.
Le spese riguardanti le opere agronomiche e di miglioramento fondiario,
invece, sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione
agricola primaria.
Per le spese d’investimento relative al settore della produzione agricola
primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti
agricoli, l’acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10%
dei costi ammissibili totali dell’intervento da realizzare.
La potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore
al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell’azienda agricola
oggetto dell’intervento.
Per le spese d’investimento relative al settore della produzione agricola
primaria, invece, non possono essere concessi aiuti per gli elementi indicati
all’articolo 5, comma 8, del decreto, quali l’acquisto di diritti di produzione,
diritti all’aiuto e piante annuali, i lavori di drenaggio, ecc.
Istruttoria e modalità di erogazione – Il decreto del Mipaaf in esame disciplina,
inoltre, l’istruttoria delle domande (articolo 6) relativamente alle quali ISMEA
accerta la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi. Il procedimento
istruttorio deve essere concluso entro il termine di sei mesi dalla data di
ricevimento della domanda, ovvero dalla data di ricezione della
documentazione integrativa richiesta.
Alla fase istruttoria segue la deliberazione d’ammissione alle agevolazioni o di
rigetto della domanda, l’attuazione della delibera di ammissione alle
agevolazioni, nonché le garanzie che assistono il mutuo agevolato e le
modalità di erogazione delle agevolazioni.
fonte: FISCAL FOCUS TODAY

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