AGRICOLTURA – Esenzione IRPEF confermata anche per il 2023 per redditi agrari e dominicali

Esenzione IRPEF confermata anche per il
2023 per redditi agrari e dominicali


di Rita Maria Esposito – IMPOSTE
La Legge di Bilancio 2023 proroga anche per quest’ anno l’esenzione
IRPEF per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali sui
redditi dominicali e agrari da loro dichiarati. Una misura inserita in un
più ampio pacchetto di interventi a favore dell’agricoltura
Sarà prorogata ancora per un anno l’esenzione del pagamento dell’IRPEF sui
redditi agrari e dominicali.
La norma è contenuta nella Legge di Bilancio 2023 ed è volta a sostenere il
comparto agricolo italiano alle prese con i disagi causati dall’aumento del
costo dei carburanti e le conseguenze del cambiamento climatico.
La Legge di Bilancio 2023 prevede, all’articolo 1 comma 80, per i lavoratori
diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP), regolarmente iscritti alla
previdenza agricola, la conferma della proroga dell’esenzione del pagamento
dell’IRPEF sui redditi dominicali e agrari relativi ai terreni da loro dichiarati
anche per i prossimi 12 mesi.
Quando si parla di terreni agricoli la normativa fa una distinzione tra reddito
dominicale e reddito agrario. Il primo scaturisce dal possesso del terreno il cui
pagamento spetta al proprietario terriero, mentre il secondo è legato all’attività
agricola e spetta a chi materialmente coltiva il terreno.
Tale distinzione si è resa necessaria dal momento che non sempre
proprietario e coltivatore sono la stessa persona. I redditi dominicali e agrari
fanno parte dei redditi fondiari.
Esenzione IRPEF, in dettaglio la novità in Legge di Bilancio
La norma presente in Legge di Bilancio estende anche per il 2023 le
agevolazioni fiscali a favore di lavoratori agricoli diretti e imprenditori agricoli
professionali, introdotte con la Manovra 2017 (articolo 1 comma 44, legge
232/16) e già previste per gli anni 2017-2022.
Nello specifico l’agevolazione esclude dal calcolo della base imponibile, ai fini
del pagamento dell’IRPEF, i redditi dominicali e agrari con riferimento all’anno
di imposta 2023.
Potranno usufruire del beneficio previsto dalla norma per i prossimi 12 mesi gli
agricoltori diretti e gli imprenditori agricoli.
Esenzione IRPEF, ecco chi potrà beneficiare dell’agevolazione
La norma individua nei coltivatori diretti e negli imprenditori agricoli
professionali , iscritti alla previdenza agricola, la platea dei possibili beneficiari
dell’agevolazione fiscale, mentre, l’articolo 1 del decreto legislativo
99/2004 fornisce le definizioni precise e le caratteristiche delle due
professioni.
Il coltivatore diretto è il lavoratore che con la propria attività contribuisce
almeno per un terzo al fabbisogno aziendale.
Più articolata è, invece, la definizione dell’imprenditore agricolo professionale
che è colui che:
● possiede competenze e conoscenze professionali specifiche;
● dedica almeno il 50 percento del proprio tempo di lavoro allo
svolgimento di attività agricole;
● deriva almeno il 50 percento del proprio reddito globale dallo
svolgimento di attività agricole;
● è socio o amministratore di società di persone, di capitali e cooperative
che svolgono esclusivamente attività agricole. In questo caso almeno
un socio (per le società di persone) o un amministratore (per le società
di capitali e cooperative) deve essere in possesso della qualifica di
imprenditore agricolo professionale.
Secondo i dati resi noti dall’INPS nel novembre scorso, attualmente in Italia
lavorano circa 391 mila coltivatori diretti e 45.000 imprenditori agricoli
professionali.
Una platea molto ampia, nonostante negli ultimi sei anni abbia subito – in base
ai dati registrati dall’istituto di previdenza – un graduale processo di
assottigliamento con la perdita di migliaia di unità. Lavoratori e imprenditori
che hanno scelto di abbandonare il settore agricolo per trovare lavoro in altri
comparti.
L’estensione dell’agevolazione fiscale si inserisce all’interno di un più ampio
pacchetto di misure per il sostegno dell’agricoltura, comparto tra i più
danneggiati dall’aumento del costo dei carburanti e flagellato dagli eventi
avversi conseguenza dei cambiamenti climatici.

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